Un nuovo riconoscimento per il nostro olio extravergine “i Tesori del Sole”.
Presentata la sesta guida Gambero Rosso 2016 “Oli di Italia” e anche questo anno il nostro olio extravergine di oliva “i Tesori del Sole” è stato premiato riconosciuto tra i migliori oli italiani.
Si legge nella recensione “il fruttato medio di questo extravergine ha piacevoli note di noce e lievi senzazioni vegetali che al palato evolvono con più incisività grazie anche al piccante lungo, bello e persistente, un pò più pronunciato dell’amaro ma con armonia”.
La guida Oli d’Italia 2016 del Gambero Rosso disegna quest’anno una mappa degli extravergine italiani che fa dimenticare l’annus horribilis della passata campagna olearia. Il profilo dei produttori e delle aziende, tra le quali la nostra, recensite nell’edizione del 2016 raffigura un mondo produttivo di grande pregio e rilevanza, cui la crisi ha dato la spinta a diventare ancora più competitivo nella qualità, innovando i frantoi, variando i tempi della raccolta e i processi di lavorazione, ponendo sempre maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale e alla tutela paesaggistica.
Secondo il presidente di Gambero Rosso, Paolo Cuccia, l’extravergine d’oliva deve seguire la strada che il vino ha iniziato a percorrere da 30 anni a questa parte “evitando gli errori evitabili grazie alle esperienze altrui e approfittando al massimo della tecnologia per ottenere il meglio da olive sane. Gambero Rosso già da qualche tempo ha iniziato a portare in Europa, in Russia, in Asia e in America anche gli ottimi oli extravergine di oliva italiani.
La guida Gambero Rosso-Unaprol 2016, racconta in sostanza il meglio di questo paese olivicolo che produce, e che, quando vuole, sa vincere le partite più difficili nella competizione internazionale dove l’elemento di discrimine è l’alta qualità.
La guida è un contributo alla conoscenza dei migliori oli extra vergine di oliva disponibili sul mercato. È un condensato di bellezza, genio produttivo e creatività.
Tutte le regioni d’Italia sono rappresentate nella guida, a eccezione della Valle d’Aosta e della Provincia Autonoma di Bolzano, dove le produzioni sono ancora – quando ci sono – a livello amatoriale.