Il ciclo produttivo dell’olio extra vergine

Raccolta meccanica olive per produzione olio extravergine tesoridelsole lametia dop.Gli uliveti estesi per quasi 92 ettari sono oggetto di un’accurata osservanza della disciplina comunitaria per la coltivazione integrata.

Dalla fine di settembre sino a fine dicembre si procede alla raccolta delle olive che per la quasi totalità sono di varietà “Carolea”, cultivar tipica della provincia di Catanzaro e della Piana di Sant’Eufemia Lamezia.

La pianta è vigorosa a portamento assurgente e produttività elevata, resistente al freddo ed alla siccità. I frutti di buone dimensioni (superano i 4 gr), hanno forma ellittica con base troncata e apice rotondo. La resa in olio è molto elevata e raggiunge i suoi massimi valori in novembre mentre tardiva e scalare risulta la completa colorazione dell’epicarpo.

La raccolta, esclusivamente dall’albero, per l’ottenimento di un olio di elevata qualità, avviene con mezzi meccanici (scuotitori) che rispetto alla raccolta manuale consentono un notevole contenimento dei costi.

Le olive, quindi, vengono intercettate da reti opportunamente disposte sotto le piante in modo da evitare il contatto con il terreno e deposte in cassoni di plastica (da 250 kg) a pareti forate per favorire la circolazione dell’aria.

Le olive così raccolte, vengono trasportate nel moderno frantoio aziendale (di proprietà) per essere immediatamente molite.

Le olive, infatti, devono essere trasformate in olio il più presto possibile, e la riduzione dell’intervallo di tempo raccolta-molitura risulta essere determinante per arrivare ad ottenere un ottimo prodotto.

Al contrario, il prolungamento del tempo di sosta induce effetti deleteri sul profilo qualitativo dell’olio, quali l’aumento dell’acidità e la comparsa di difetti organolettici come la muffa ed il riscaldo.